mercoledì 31 dicembre 2014

MODULI DI LUCE

  Partendo dall'idea di una lampada che si possa “ambientare” secondo diverse esigenze spaziali, estetiche e funzionali, ho indagato sulle diverse soluzioni di lampade modulari presenti nel mondo del design per l'illuminazione: con un solo punto di collegamento alla rete elettrica e componibili liberamente, prima dell'installazione o, meglio, in qualsiasi momento: geniali, ce n'è per tutti i gusti! 

   La forma accattivante del modulo di Synapse di Luceplan, designer Gomez Paz, consente di assemblare più elementi per ottenere composizioni di sicuro effetto design, più o meno estese, a sospensione, a parete o a soffitto. E' formato da un doppio guscio di policarbonato trilobato con led RGB, con cambio di colore wireless, con controllo remoto. Luceplan mette anche a disposizione Synapse Composer, agile strumento di progetto.

immagine da www.luceplan.com
  Interessante per la sua versatilità è il sistema BIT Light, proposto dagli americani Choi + Shine Architects, ancora in fase di brevetto. I moduli sono tubi, i BIT, in policarbonato traslucido, con sorgenti a led, che si assemblano con magneti, come il gioco Geomag! Aggiungendo o togliendo moduli si aumenta o si diminuisce il flusso luminoso, che per ogni tubo è di 460 lumen, dimmerabili. Sono alimentati dal primo terminale, montato a parete o a soffitto, o da una batteria interna e i conettori magnetici hanno funzione di collegamento strutturale ed elettrico, senza fili. In questo modo è possibile creare composizioni unendo tubi in linea o a 90°, per effetti artistici o funzionali, in modo semplice e divertente.

immagine da thebitlight.org
                                               immagine da thebitlight.org

  Puk wall art, della catalana Vibia, designer Jordi Vilardel, è composto da moduli circolari di due dimensioni, con diffusore acrilico, che producono un elegante luce indiretta. E' possibile comporre fino a 40 moduli.

immagine da www.vibia.com
  Sempre di Vibia, Link XXL, disegnata da Ramòn Esteve, proposta in moduli a soffitto, quattro parallelepipedi diversi per dimensioni e altezza, collegabili da ogni lato, fino a un massimo di 25 moduli. Sono disponibili nei colori laccato bianco o grigio grafite opaco. Illuminazione è a led, dimmerabile con sistema DALI.

                               immagine da www.vibia.com
  Foscarini propone Yet, design Studio Kairos, moduli a Y in polietilene stampato, satinato e colorato, con sorgente fluorescente. Elemento illuminante e d'arredo, visto che ha anche la funzione di mensola!

immagine da www.foscarini.com

immagine da www.foscarini.com
  Il designer tedesco Daniel Becker crea Sparks, prodotto da Quasar Holland, un sistema di tre moduli in tubi di alluminio verniciato con sorgenti a led in coni di plexiglass. I moduli possono essere ruotati di 360°. Si ottengono strutture luminose tridimensionali simili a rami di alberi.

immagine da www.danielbecker.eu
  Elegante sospensione prodotta da Next è DNA, design Hopf & Wortman è un elemento a tre terminali per lampade o collegamento ad altro modulo. Disponibile nei colori bianco, rosa e cromo, può essere anche a parete o da tavolo.

  immagine da http://www.81m80.it/Blog/2008/09/dna-lamp/




martedì 23 dicembre 2014

ILLUMINARE CON LE FIBRE OTTICHE

  L'invenzione delle fibre ottiche si deve al ricercatore inglese Nardiner S. Kapany (1955). Molto utilizzate nel campo delle telecomunicazioni, sono impiegate anche in illuminotecnica.

  Sfruttando il principio della riflessione delle onde elettromagnetiche, la luce viene condotta da una fonte, all'interno di filamenti di materiali vetrosi o sintetici. Le fibre ottiche sono composte da un mantello esterno (cladding) e da un nucleo (core). Queste due superfici hanno un indice di rifrazione diverso, quindi la riflessione è totale e le onde vengono condotte a notevoli distanze.

  Teoricamente sono un mezzo di trasmissione perfetto, in pratica ci possono essere delle perdite di attenuazione dovute a:
-proprietà intrinseche del mezzo
-presenza di impurità all'interno del materiale
-perdite specifiche delle linee elettriche (per esempio: la riflessione viene mantenuta se l'angolo di riflessione è radente, se la fibra compie curve troppo brusche si hanno perdite).

  Le fibre ottiche in vetro hanno le dimensioni di 50 micron. I cavi costituiti da più fibre ottiche in vetro sono quindi flessibili. L'unità di misura delle fibre ottiche i vetro è la SIZE, che corrisponde alla superficie ottica di un cavo, che dipende dalla quantità di fibre ottiche che lo compongono, ed è proporzionale alla luce portata.

  Le fibre ottiche sintetiche sono più flessibili e hanno quindi diametro maggiore, 0,75 mm. L'unità di misura è espressa con un codice alfanumerico che indica se si tratta di Cavo Sintetico Monofibra (CSM) o se si tratta di Cavo Sintetico a Fascio (CSF), seguito dal diametro ottico del cavo, in mm. (per esempio CSM-3 o CSF-3,3)

  La fonte di luce è l'illuminatore, che può avere al suo interno una sorgente alogena, a ioduri metallici o a led. e al quale è collegato il fascio di fibre, (fino a 400 fibre). La posizione dell'illuminatore è la prima cosa da definire: deve essere di facile accesso per la sostituzione della sorgente luminosa, in un luogo areato e asciutto. A seconda dell'applicazione, si valuterà il tipo sorgente, e quindi di illuminatore, da utilizzare.

  Con un telecomando si può regolare l'illuminazione.

  Le fibre sono flessibili, immuni alle interferenze elettriche e alle condizioni atmosferiche, poco sensibili alla temperatura, leggere e sottilissime. Possono essere immerse in acqua, poiché la sorgente di luce è all'origine del fascio. Per avere cavi dimensioni maggiori si utilizzano più fibre. I vantaggi sono soprattutto quelli legati alla possibilità di illuminare posti difficilmente raggiungibili, e soprattutto di trasportare la luce in percorsi non rettilinei. La manutenzione è semplice e si riduce alla sosttituzione della sorgente luminosa, mentre le fibre ottiche non perdono capacità trasmissiva. Un vantaggio è anche quello di poter avere più punti luce con una sola sorgente. Trasportano solo luce, non calore, per questo possono essere utilizzate anche con materiali che temono il calore, come generi alimentari o dipinti.

  Oltre che per il classico uso decorativo a cielo stellato, sono applicabili nella valorizzazione del patrimonio artistico, nei musei, nelle vetrine, nelle scenografie per lo spettacolo e il teatro, nella segnaletica o percorsi di sicurezza, in piscine, fontane, giardini.

  Per effetti decorativi tipo cielo stellato le fibre saranno fissate direttamente nel controsoffitto forato, per altri tipi di illuminazione le fibre potranno essere collegate a supporti fissi o orientabili o a faretti fissi o orientabili. Dove il loro uso non è puramente decorativo, occorrerà quantificare il numero di fibre adeguato ad ottenere i lux necessari.

  Sono disponibili cavi di fibre ottiche ad emissione laterale, per decorare o evidenziare, per esempio, percorsi, pareti esterne o interne, soffitti, pavimenti, gradini.
Possono essere cavi composti da fibre ottiche sintetiche (detti CTL), volutamente ritorti per ottenere un cladding lesionato che fa filtrare la luce lungo le fibre. I cavi sono protetti da una guaina in pvc trasparente.
Oppure possono essere monofibra con il cladding forato, in modo da illuminarsi uniformemente in lunghezza.

  E' possibile convogliare anche la luce solare, portandola nei locali dove non è possibile avere aperture dirette verso l'esterno. Con un sistema simile a quello dei lucernari tubolari (Solar Tube), la luce solare viene captata da pannelli posti sulla copertura (Skyport) e convogliata all'interno da fibre ottiche, da cui viene distribuita da speciali diffusori.

Fonti:
http://www.arc1.uniroma1.it/saggio/didattica/Supporti/Moduli/ILLUMINAZ%20DIURNA.pdf

sabato 13 dicembre 2014

ARTE CON LA LUCE AL MUSEO GUGGENHEIM DI ABU DHABI

Infinity Mirrored Room- Filled With the Brilliance of Life'
di Yayoi Kusama, esposta ora al GAD, nella foto al Tate Modern
  Il Guggeheim di Abu Dhabi, il museo più grande della Fondazione Guggenheim, non ancora inaugurato, dalla sua posizione al centro del mondo, offre un primo assaggio del livello eccezionale delle opere che ospiterà.

“Seeing throught Light: Selections from Guggeheim Abu Dhabi Collection”
GAD, Saadiyat Cultural District, Abu Dhabi.
5 novembre 2014 - 19 gennaio 2015

  “Questo gruppo di opere d'arte illumina la visione creativa del futuro museo, offre il primo assaggio di ciò che è a venire, e rappresenta una pietra miliare del nuovo museo”, si scrive sul sito ufficiale. E lo stesso museo, progetto di Frank O. Gehry è un monumento alla luce.

  Sono esposte 19 opere acquistate per il museo di Abu Dhabi e due prestiti dal museo partner di New York, di artisti hanno affrontato il tema affascinante e flessibile della luce nelle sue molteplici capacità espressive, dal 1960 ad oggi. Tra gli artisti: Larry Bell, Dan Flavin, Robert Irwin, Douglas Wheeler, Keith Sonnier, Otto Piene (fondatore del gruppo ZERO), Yayoi Kusama.
La mostra è articolata in cinque sezioni: Activated, Celestial, Perceptual, Reflected, Trascendent.

Fonti:
http://www.guggenheim.org/abu-dhabi/exhibitions/seeing



LUCE PER CELEBRARE ENRICO IV


  Il 14 maggio 2010, in occasione della commemorazione dei 400 anni dall'assassinio di Enrico IV (°), la sua statua equestre sul Pont Neuf a Parigi è stata incorniciata in una teca di neon tube Led e gli è stata fatta brandire una spada a “laser” blu. Titolo dell'opera: “Astronomy Domine”: Enrico IV è diventato il signore delle stelle! E guardate che cerimonia (esageratamente spettacolare)!

  Il progetto dell'illuminazione è stato commissionato dal Ministère de la Culture et de la Communication a Jean-Charles de Castelbajac, stilista di alta moda con la passione della luce.

  Senza dubbio è un singolare modo di sottolineare un monumento, ben diverso dalla soluzione con quattro faretti sparati sulla scultura! La luce con una soluzione molto semplice ma coraggiosa, ha aggiunto valore e significati , ha animato l'evento, anzi è diventata il fulcro dell'evento.

(°) il re che riuscì a calmare le lotte religiose in Francia: fu lui che affermò “Parigi val bene una messa!”

Fonte:

venerdì 12 dicembre 2014

HUMAN CENTER LIGHTING

  Una tendenza in forte sviluppo attualmente è quella delle soluzioni legate alla Human Center Lighting, ovvero la luce al servizio dell'individuo. La luce infatti è un fattore importantissimo per il benessere e la salute delle persone, e il suo giusto utilizzo può portare molti benefici sia in ambito lavorativo e nelle scuole (una illuminazione adeguata aumenta la concentrazione, diminuisce la percentuale di errore e aumenta l'efficienza) sia nel settore sanitario-ospedaliero (influenza sia a livello psicologico sia a livello biologico), sia nel residenziale (soprattutto per quanto riguarda il comfort e la sicurezza). Senza dimenticare che il risparmio energetico è strettamente connesso con il benessere dell'individuo e alle sue esigenze.
Detto questo è chiaro che la domotica svolge un ruolo fondamentale per la programmazione, la gestione, la diagnostica di tutte le soluzioni di Human Center Lighting.

http://humancentriclighting.org/

lunedì 8 dicembre 2014

LA LUCE RIQUALIFICA I VIADOTTI DI SOUTHWARK


  Un grandioso esempio di pianificazione dell'illuminazione urbana e di uso della luce come elemento caratterizzante è quello dei viadotti di Southwark, a Londra. L'illuminazione gioca il ruolo principale, ruolo che è stato attentamente programmato in sinergia con la riqualificazione che ha interessato il quartiere negli ultimi trent'anni, trasformandolo da zona inospitale e degradata a moderno e attraente polo culturale, artistico e turistico.

  Il quartiere è separato dal resto della città dal Tamigi a Nord e dai viadotti, in passato vere e proprie barriere, con tunnel, be 97, bui, alcuni lunghi anche cento metri. Attualmente, grazie all'intervento di illuminazione adottato, sono diventati la cerniera di unione dell'area col resto della città, vie di comunicazione anche pedonale. La svolta è avvenuta grazie a un'illuminazione colorata e accattivante, con soluzioni artistiche e funzionali. 

  L'idea di riqualificare i sottopassi anche grazie all'illuminazione, era già nei piani strategici originari, del 1974 e del 1981 (North Southwark District Plan) del London Borough of Soutwark (LBS), l'ufficio tecnico di zona. Nel 2001 Richard Rogers è incaricato dalla Tate Modern di redigere il Bankside Urban Study, proprio con lo scopo di intervenire sui viadotti. Lo studio confluirà nel progetto “Light at the End of Tunnel (LET), avviato nel 2002 dalla Cross River & Parters, coordinato con il “Lighting Masterplan” per iniziativa della Pool of London (Partership): nasce così la Bankside lighting strategy (progetto della Equation Lighting Design LTD).

  Sorprendono le date e la grande attenzione dedicata alla pianificazione della luce. E' facile concludere che il progetto della luce è fondamentale e rilevante per il destino di uno spazio urbano e che il suo studio deve essere contestuale alla pianificazione urbana e architettonica, non rimandato alle fasi conclusive. 

  Le informazioni sono tratte dall'articolo di Domus, che invito a leggere per approfondimenti e immagini: “Lighting Strategy in London: la luce in fondo al tunnel”, di Emilia Antonia De Vivo:



mercoledì 3 dicembre 2014

IL PIANO DELLA LUCE

      I Comuni sono invitati a dotarsi del Piano della Luce, uno strumento urbanistico che, anche se non ancora obbligatorio, è auspicabile venga presto ampiamente adottato, per guidare adeguamenti e gestione dell'impianto esistente e nuovi interventi.

L'ILLUMINAZIONE DI SPAZI ESTERNI

Nota introduttiva: si raccolgono e si riassumono qui informazioni relative all'illuminazione  di spazi esterni per tentare di costruire un quadro sintetico di un tema complesso.

SISTEMI DI CONTROLLO DELL'ILLUMINAZIONE DI SPAZI INTERNI

  I sistemi di controllo dell'illuminazione per interni si possono così riassumere:

COSA E' UN OLED

  Gli OLET sono Transistor Organici Emettitori di Luce. Come gli OLED, sono superfici luminose, a film sottile, che può essere flessibile e trasparente se non illuminato.
Gli OLET sono simili agli OLED: utilizzano strati di semiconduttori organici, con una giunzione p-n, ma con il funzionamento a transistor, sono cioè applicati tre terminali per l'alimentazione elettrica (non anodo e catodo come negli OLED, che sono diodi).

OLED: VANTAGGI E LIMITI

Vantaggi
  • estremamente sottili e leggere
  •  superfici luminose, anche ampie (Lumiblade Philips, comprende piastre di illuminazione OLED fino a 50 cm2 di superficie)

COME E' FATTO UN OLED

  Gli OLED sono superfici luminose che utilizzano strati di semiconduttori organici (i led semiconduttori inorganici). Gli strati, ultrasottili, vengono formati su un supporto generalmente in vetro, con piccole molecole (smOLED) o con polimeri a catene lunghe (pOLED). 

COSA E' UN OLED

Gli OLED (Orgaic Light Emitting Diode) sono costituiti da una serie di sottili film organici (a base di carbonio e idrogeno) tra due conduttori. Al passaggio di corrente, emettono luce. Sono usati per i display e come sorgenti luminose.

LED: LUCE BIANCA E RGB

  I LED emettono luce monocromatica, dipende dalla composizione chimica del drogaggio dei semiconduttori. Ma non esistono led che producono led a luce bianca.

LA GESTIONE DEL CALORE NEI LED

   All'accensione, il diodo luminoso emette luce e calore, smaltito nella parte posteriore del chip: se questo non avviene correttamente, e la temperatura di giunzione – temperatura reale del semiconduttore- diventa troppo alta, il funzionamento del led è compromesso.

LED: VANTAGGI E SVANTAGGI

   La tecnologia LED sta rivoluzionando il mondo dell'illuminazione. I LED offrono numerosi vantaggi, che si possono così riassumere:

IL SISTEMA LED

  Si parla di sistema led perché una lampada o apparecchio a led per poter funzionare, devono essere composti da quattro elementi:

COME E' FATTO UN LED

  Un LED (light emitting diode) è un dispositivo che emette luce monocromatica al passaggio di corrente elettrica (continua).

GRANDEZZE ILLUMINOTECNICHE

Considerando la SORGENTE LUMINOSA:

FLUSSO LUMINOSO (F): è la quantità di energia luminosa emessa da una sorgente per unità di tempo. Si misura in lumen (lm). Viene utilizzata per confrontare sorgenti per illuminazione generale.