E'
spesso usata per effetti speciali in discoteca o in spettacoli:
emette una debole luce blu, o non emette alcuna luce, e rende
luminose solo alcune cose bianche (es. occhi, denti, vestiti) o
dipinte con particolari colori. Si tratta di una lampada fluorescente
che emette solo onde UV (quindi invisibili) e poche nel campo del
visibile.
Il
tubo della lampada non è rivestito da polveri fluorescenti, è
invece colorato di blu o viola con ossido di nichel, per consentire
una debole luminosità se la lampada è accesa, o di nero (vetro di
Wood). Le onde elettromagnetiche ultraviolette hanno lunghezza
d'onda inferiore alle onde dello spettro visibile. Alcuni materiali
che contengono fosfori, se colpiti da raggi UV, ne riducono l'energia
nel campo del visibile, emettendo luce visibile. Esistono moltissimi
materiali che contengono fosfori: unghie, occhi, capelli, detersivi
(per questo i vestiti bianchi si illuminano), la carta (perché
sbiancata), alcuni tessuti e oggetti in plastica, alcuni alimenti,
per esempio la banana, i pennarelli evidenziatori.
Le
onde utilizzate generalmente nella lampada di Wood sono le UV-A, non
dannose per la salute. Il pericolo sta nel fatto che la lampada si
riscalda moltissimo quando è accesa, quindi occorre molta attenzione
e precauzioni per non ustionarsi e la lampada va schermata.
Le
UV-B e le UV-C sono meno utilizzate perché più pericolose: le UV-B
servono soprattutto in medicina legale, le UV-C per sterilizzare, in
quanto emettono radiazioni distruttive. Con queste onde occorre fare
molta attenzione: vanno usate per brevi periodi da personale esperto
o in dispositivi idonei, e occorre utilizzare opportune protezioni e
occhiali.
La
lampada di Wood prede il nome dallo scienziato statunitense Robert
Williams Wood, ed è stata inventata e realizzata per la prima volta
da William H. Byler, nel 1935. E' detta anche luce nera o lampada UV o lampada BLB (Black Light Blue)
Oltre
che per usi “spettacolari”, è molto utilizzata in ambito
scientifico (per esempio “illumina” particolari batteri),
dermatologico (evidenzia alcuni fughi o malattie della pelle) e
medico-legale (individua tracce organiche, che contengono fosfori) o
scoprire documenti contraffatti (se egli originali sono utilizzati
pigmenti fluorescenti).
Frequente
il ricorso alla lampada di Wood nel campo dello studio di antichi
documenti o del restauro: può rilevare scritte non più visibili o
evidenziare ridipinture successive. Infatti nei pigmenti e nelle
sostanze più antiche, col passare del tempo avvengono reazioni
chimiche che rendono i composti più fluorescenti, mentre le pitture
sovrapposte, meno antiche, esposte alla lampada UV, risultano più
scure, non illuminate.
Fonti:
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