lunedì 2 novembre 2015

FIORI DI CITTA'

Non sono alberi, ma hanno bisogno del sole per vivere: sono solar trees, lampioni a forma di alberi fioriti che traggono la loro energia dal sole per illuminare le notti urbane.

immagine di Rainer2 da Panoramio.com
Immagine di Rainer2 da Panoramio.com
Già nel 2004, la città di Adelaide adottava questi alberi solari di MPH Architects, nell'ambito del programma Green City, istituito per rafforzare l'immagine ecologica della città. Si trovano all'esterno della Piazza dell'Adelaide Festival Centre. Nella forma riprendono il portamento della pianta dell'albero indigeno mallee, con pannelli solari ovali all'estremità, che di notte accendono luci colorate che provvedono all'illuminazione di tutta la piazza.

Foto di Effeelle da Panoramio.com
Artemide produce Solar Tree, progettato dal designer Ross Lovegrove, in collaborazione con Sharp Solar. E' stato presentato al Well-Tech Award 2008. Viena, Berlino, Londra hanno installato temporaneamente Solar Tree, mentre a Milano lo si può ammirare in Piazza Gae Aulenti, sotto il grattacielo Unicredit.

Immagine da www.behance.net



Utree di Xabier Pérez de Arenaza per il concorso “Plan solar de Navarra”, presentato all'IE Buisness School” nel 2012: illuminazione  e semaforo, termometro, orologio, hot spot wireless e servizi smart. Il progetto è in cerca di finanziamenti.

Immagine da worldchanging.com
Questi alberi luminosi sono stati concepiti da Nothing Design Group, in collaborazione con Asiana Airlines e Corea International Cooperation Agency, e provvedono a illuminare la zona dell'Angkor Wat in Cambogia, aumentando la sicurezza notturna e attirando turisti. 

Alla prossima fioritura!

giovedì 22 ottobre 2015

L'ARCOBALENO DEL NAI A ROTTERDAM

Fotografatissimo il corridoio, sul retro del NAI, l'Istituto Olandese di Architettura di Rotterdam. Di giorno passa quasi inosservato, ma con il buio, grazie all'illuminazione colorata dell'artista olandese  Peter Struycken, dal 2008, è spettacolare e unico. Il corridoio, lungo 170 m., leggermente curvo, ha larghi pilastri illuminati da fasci di luce che, grazie a un software, cambiano colore ogni 10 minuti, incantando i visitatori.

Il NAI e il corridoio, di giorno

Il corridoio all'esterno, di giorno

http://en.nai.nl/about_the_nai/nai_building

domenica 20 settembre 2015

THE EDGE AD AMSTERDAM

Immagine da Flickr
Si trova ad Amsterdam l'edificio per uffici più sostenibile al mondo: The Edge, creato da OVG Real Estate, che ha lavorato in stretta collaborazione con i principali utenti: Deloitte, società leader di servizi professionali, a AKD, importate studio legale e notarile. Si tratta di un edificio esemplare per il basso impatto ambientale, che va ben oltre i limiti richiesti dalla normativa, grazie alla installazione dei più innovativi dispositivi di controllo e comando. Grande attenzione è stata posta al comfort, alla salute e alla produttività degli utenti finali. Per queste sue caratteristiche ha ricevuto il punteggio più alto mai assegnato dal Building Research Establishment (BRE).

Immagine da Google Earth
E' un edificio di 40.000 metri quadrati, con pianta a ferro di cavallo con grande atrio centrale, luogo di comunicazione e incontro. "La forma e l'orientamento dell'edificio sono il primo passo per raggiungere l'eccezionale prestazione climatica di questa sede. Solai di grandi dimensioni disposte intorno a un atrio orientato a nord permettono alla luce solare di illuminare la maggior parte delle aree di lavoro, mentre la struttura portante con aperture più piccole fornisce massa termica e ombra alle facciate illuminate dal sole. Lo spazio atrio di 15 piani pieno di luce e di attività contribuisce a creare un ambiente di lavoro di ispirazione che è eccezionale operativamente, esteticamente e dal punto di vista ambientale". (dice Ron Bakker, socio fondatore della londinese PLP Architecture, che ha progettato The Edge, qui).

Immagine da Google Earth
L'edificio è a impatto zero: panelli solari ricoprono la copertura e le parti non vetrate delle facciate, per riscaldamento e raffrescamento si sfrutta l'energia geotermica (falda a 130 m. sotto terra), un impianto di recupero dell'acqua piovana alimenta l'irrigazione dei giardini e l'impianto igienico.
L'illuminazione a LED sono connessi alla tecnologia Power over Ethernet di Philips, che consente ai dipendenti di regolare luce e temperatura della propria postazione di lavoro direttamente dal proprio smartphone, con un duplice risultato: il comfort dei dipendenti migliora la loro produttività ed è inoltre possibile avere una visione integrata dell'occupazione dell'edificio e monitorare e gestire meglio il funzionamento e i consumi energetici. Numerosi sensori segnalano l'intensità di utilizzo delle diverse zone e intervenire differentemente, per esempio per quanto riguarda le pulizie.
The Edge, grazie alla grande sensibilità per l'ambiente e per il benessere degli utilizzatori, e alla sua straordinaria  si propone così come un eccezionale modello per le generazioni future.

Fonti:

martedì 2 giugno 2015

SCHELETRI E ARTE


Emozioni di luce create con stop-motion di scheletri light painting che animano paesaggi stupendi: Darren Pearson, aka Darius Twin, light artist di Los Angeles, sorprende con i suoi video e le sue immagini poetiche, divertenti o drammatiche. I suoi personaggi preferiti sembrano essere degli agili scheletri, anche se non mancano altre figura, come nel suo ultimo "Lightspeed", o in alcue delle sue immagini, pubblicate pressoché quotidianamente sul suo sito .

"BATTLE BEASTS", dal sito di Darius Twin







Sono disegni di linee di luce di torce a led, che popolano panorami sapientemente fotografati. Sembra di vedere e di sentire dinamici fantasmi che appaiono nel buio e nel silenzio della natura meravigliosa o di luoghi abbandonati, e giocano, corrono, combattono, vivono, vibranti di luce.  

Fonti:
http://www.dariustwin.com /
http://lightpaintingphotography.com/light-painting-artist/featured-artist-2/darren-pearson/

sabato 18 aprile 2015

SOLVESBORGSBRON


Il ponte Solvesborg, che collega la città svedese al nuovo quartiere residenziale di Ljungaviken, è il più lungo ponte pedonale d'Europa (756 metri), commissionato dal comune e realizzato da Oskar Bruneby, nel 2012, con lo scopo di offrire un comodo percorso pedonale alternativo a un lungo tragitto in auto. E' una costruzione in acciaio inossidabile con passerella in legno, caratterizzato da tre imponenti archi, visibili anche da lontano.
Grazie al suo design e allo spettacolare progetto illuminotecnico, è un importante spazio urbano, un punto di riferimento per turisti e residenti. 

Il progetto illuminotecnico è di Ljusarkitektur, società di lighting design fondata nel 1991 da Kai Piippo,  che dal 2013  si è unita a AF Lighting, creando così la principale società di Lighting Design e Lighting Consultance del Nord Europa, con clienti in tutto il mondo. Sul sito ufficiale Ljusarkitektur dichiara i suoi principi: esperienza umana, sostenibilità, esplorazione e innovazione, integrità creativa, comunicazione chiara, fiducia, che sono alla base di risultati progettuali ai massimi livelli estetici e tecnologici.


Per il ponte di Solvesborg, Ljusarkitektur, in collaborazione con Lumenpulse, realizza un sistema di illuminazione a LED che comprende:
- illuminazione funzionale, costituita da punti luminosi integrati nella ringhiera, solo da un lato della passerella,
- illuminazione architetturale colorata, che evidenzia i cavi di sospensione e i tre grandi archi che caratterizzano il percorso, grazie a proiettori con ottica ristretta (24 x Lumenfacade RGB) con particolari "scudi" disegnati appositamente per questo progetto, per nascondere gli apparecchi ed evitare l'abbagliamento dei pedoni.
- una sottile lama di luce scenografica sotto la passerella che crea magici riflessi sull'acqua.
- illuminazione d'accento su alberi e canne, per mantenere il rapporto con la natura.

Gli effetti colorati sono con luce dinamica, per ottenere diverse scenografie in occasione di particolari eventi. 
Per rispettare l'ambiente naturale, prezioso per la sua avifauna, sistemi di controllo modulano la luce in relazione alle migrazioni degli uccelli, variando nel corso della notte e durante l'anno.



Fonti:


le immagini sono tratte dal sito di Lumenpulse

lunedì 30 marzo 2015

LUCE A PORTATA DI MANO

Immagine dal sito di Studio Banana

Ricorda il "pezzo di cielo" di Little Chicken, ma senza dubbio meno inquietante, Kangaroo Light è un morbido pezzo di luce, portatile e interattivo. "Può essere utilizzato come torcia, luce di lettura, luce notturna o semplicemente per illuminare la vostra borsa in movimento", dicono i designers di Studio Banana,  di Madrid, in collaborazione con Bangor University in Gran Bretagna. Decisamente cool!


Immagine dal sito di Studio Banana

Studio Banana è un team multidisciplinare impegnato in soluzioni creative geniali e divertenti, utili e innovative, che spaziano in diversi ambiti, dalla comunicazione audiovisiva, alla grafica, al design alla progettazione di ambienti allo studio di strategic problem-solving, lavorando fianco a fianco dei loro clienti e partner. 

Kangaroo Light è in vendita su: 

martedì 24 marzo 2015

REFLECT: RIFLESSI INTERATTIVI

      
  Illuminazione interattiva nell'installazione d'arte pubblica permanente per la Stephen P. Clark Government Center Hall, nel centro di Miami, in Florida. Dal 18 novembre 2011, uno spazio di passaggio è illuminato da giochi interattivi di luce colorata, che coinvolgono i visitatori.

  
  Ivan Toth Depeñaartista che utilizza spesso la luce per le sue espressioni artistiche, ha ideato delle scatole con un reticolo di LED che attraverso sensori e telecamere a infrarossi, riproducono le sagome e i movimenti dei passanti con profili dai colori vivaci e cangianti, e con tonalità che variano al variare delle ore del giorno. Anche quando non ci sono passanti i dispositivi conservano la memoria dei visitatori e continuano a riproporne i contorni a tinte vivaci (video). 


  In questo modo i passanti sono parte integrante dell'attività dello spazio. E' un esempio estremo e ben riuscito di illuminazione per le persone, è illuminazione funzionale, decorativa, che stimola, con divertimento, la partecipazione e l'appropriazione, l'umanizzazione, di uno spazio altrimenti anonimo e impersonale.  


(Installazione di Ivan Toth Depeña, commissionata da: Miami-Dade art in public places, Light Consultant e Programming support: Focus Lighting, Fabbrication support: Custom Finishers, with generous support by Color Kinetics).

Immagini dal video nel sito di Ivan Toth Depeña.

lunedì 23 marzo 2015

CARATTERISTICHE DI UNA SORGENTE LUMINOSA


Una sorgete luminosa può essere descritta indicando le seguenti caratteristiche:

1. CARATTERISTICHE TECNOLOGICHE:

- Alogene, fluorescenti compatte, LED: dipendono dalla tecnologia utilizzata per produrre luce, con conseguenti caratteristiche intrinseche differenti.

- Sistemi di regolazione, dimmer

2. PARAMETRI QUANTITATIVI:

2.1 FLUSSO LUMINOSO (F): è la quantità di energia luminosa emessa da una sorgente per unità di tempo. Si misura in lumen (lm). Viene utilizzata per confrontare sorgenti per illuminazione generale.

2.2 INTENSITA' LUMINOSA (I): è il rapporto tra il flusso emesso in un determinato angolo solido e l'angolo solido.
I=dF/dW
L'unità di misura è la candela (cd) (poiché l'angolo solido si misura in steradianti (sr): lm/sr=cd).
Viene utilizzata per confrontare sorgenti per illuminazione d'accento (spot, faretti).
Il diagramma che descrive nello spazio la distribuzione delle intensità luminose è detto solido fotometrico. Sezionando il solido fotometrico con un piano passante per la sorgente si ottiene una curva fotometrica, utile per descrivere l'andamento dell'intensità luminosa in quel piano. I produttori forniscono per ogni apparecchio una o più curve fotometriche, al fine di descrivere in modo esaustivo la distribuzione dell'intensità luminosa.

2.3 EFFICIENZA LUMINOSA: rappresenta la resa della lampada, esprime quanti lume vengono emessi per unità di potenza elettrica assorbita (watt). E' importante considerare l'efficienza luminosa per considerazioni sui consumi e il risparmio energetico.
                     h=F/P    (lumen/watt)

3. PARAMETRI QUALITATIVI:

sabato 21 marzo 2015

LEXUS E WILL.I.AM UNITI DALLA LUCE


   Will.I.am ha collaborato con Lexus per lo spot 2014 della Lexus NX 300h ibrida, uno spot dalle atmosfere caratterizzate da una suggestiva luce azzurra che illumina lo scenario futuristico in cui si muove l'auto, accompagnata dalle musiche di "Dreamin' about the Future: Ammo mix". Le linee dinamiche e innovative della NX sono spesso inquadrate, puntando l'attenzione soprattutto sui fari anteriori, e sulle forme che ricordano il logo della Lexus.


   E Will.I.am, sempre attratto da eleganza, tecnologia, e sperimentazioni,  riprende  i proiettori a triplo led con luci di posizione a elle di Lexus, in alcune scene del video ufficiale di "Dreamin' about the Future", mentre in altre sequenze appare accanto all'auto, con i suoi fari in primo piano. 








sabato 7 marzo 2015

ZUMTOBEL E LIMBIC® LIGHTING: ILLUMINAZIONE E EMOZIONI NEI NEGOZI


  Zumtobel presenta una ricerca per stabilire la relazione tra illuminazione di un negozio e stato d'animo dei clienti.
  La ricerca è stata condotta dal Gruppo Nymphenburg Consult AG di Monaco, con metodi neuroscientifici e psicofisiologici.

  La teoria che sta alla base dello studio è che le persone agiscono spinte dalle emozioni. Se i clienti provano una sensazione di benessere all'interno di uno spazio vendita si fermeranno più a lungo, aumentando la probabilità che acquistino qualcosa. Sono state studiate le reazioni di sette gruppi di clienti, determinati seguendo un modello di tipo neuropsicologico chiamato Limbic®: 
disciplinati, tradizionalisti, armonizzanti, aperti, edonisti, avventurosi, performanti,
diversamente collocabili secondo tre principali sistemi emotivi: Dominance, Balance, Stimulant, e altre forme miste: fantasia/diletto, avventura/thriller, disciplina/controllo.

sabato 7 febbraio 2015

ILLUSION OF LIGHTS: A JOURNEY INTO THE UNSEEN



  Ho catturato in questo post lo stupendo video di Brad Goldpaint, che presenta una sequenza spettacolare di time-lapse del cielo notturno e della via lattea osservati in luoghi dove la natura è ancora meravigliosamente incontaminata.

  Il video è un'anteprima del film "Illusion of Lights: A Journey into the Unseen", che la Goldpaint Photohgraphy completerà presumibilmente per il 2017: si affronta il tema dell'inquinamento luminoso, che spegne la via lattea e miriadi di stelle, cancellando la magia della notte.

  Brad Goldpaint, e la compagna Marci Buckner, a bordo del loro camper, viaggiano nei parchi naturali più suggestivi osservando e fotografando cieli che conservano tutta il loro fascino primordiale, per evidenziare gli effetti dell'inquinamento luminoso, con foto, video e workshops di fotografia del cielo notturno.

Per approfondimenti:

mercoledì 28 gennaio 2015

LA LAMPADA DI WOOD

  

  E' spesso usata per effetti speciali in discoteca o in spettacoli: emette una debole luce blu, o non emette alcuna luce, e rende luminose solo alcune cose bianche (es. occhi, denti, vestiti) o dipinte con particolari colori. Si tratta di una lampada fluorescente che emette solo onde UV (quindi invisibili) e poche nel campo del visibile.

  Il tubo della lampada non è rivestito da polveri fluorescenti, è invece colorato di blu o viola con ossido di nichel, per consentire una debole luminosità se la lampada è accesa, o di nero (vetro di Wood). Le onde elettromagnetiche ultraviolette hanno lunghezza d'onda inferiore alle onde dello spettro visibile. Alcuni materiali che contengono fosfori, se colpiti da raggi UV, ne riducono l'energia nel campo del visibile, emettendo luce visibile. Esistono moltissimi materiali che contengono fosfori: unghie, occhi, capelli, detersivi (per questo i vestiti bianchi si illuminano), la carta (perché sbiancata), alcuni tessuti e oggetti in plastica, alcuni alimenti, per esempio la banana, i pennarelli evidenziatori.

  Le onde utilizzate generalmente nella lampada di Wood sono le UV-A, non dannose per la salute. Il pericolo sta nel fatto che la lampada si riscalda moltissimo quando è accesa, quindi occorre molta attenzione e precauzioni per non ustionarsi e la lampada va schermata.

  Le UV-B e le UV-C sono meno utilizzate perché più pericolose: le UV-B servono soprattutto in medicina legale, le UV-C per sterilizzare, in quanto emettono radiazioni distruttive. Con queste onde occorre fare molta attenzione: vanno usate per brevi periodi da personale esperto o in dispositivi idonei, e occorre utilizzare opportune protezioni e occhiali.


  La lampada di Wood prede il nome dallo scienziato statunitense Robert Williams Wood, ed è stata inventata e realizzata per la prima volta da William H. Byler, nel 1935. E' detta anche luce nera o lampada UV o lampada BLB (Black Light Blue)

 Oltre che per usi “spettacolari”, è molto utilizzata in ambito scientifico (per esempio “illumina” particolari batteri), dermatologico (evidenzia alcuni fughi o malattie della pelle) e medico-legale (individua tracce organiche, che contengono fosfori) o scoprire documenti contraffatti (se egli originali sono utilizzati pigmenti fluorescenti).



  Frequente il ricorso alla lampada di Wood nel campo dello studio di antichi documenti o del restauro: può rilevare scritte non più visibili o evidenziare ridipinture successive. Infatti nei pigmenti e nelle sostanze più antiche, col passare del tempo avvengono reazioni chimiche che rendono i composti più fluorescenti, mentre le pitture sovrapposte, meno antiche, esposte alla lampada UV, risultano più scure, non illuminate.

Fonti:


martedì 20 gennaio 2015

SCIAMI DI SPAXELS DANZANO NEL BUIO


   Ars Electronica Futurelab, di Linz, propone questi video (e su youtube ce ne sono molti altri) di loro performance in cui si utilizzano sciami di Spaxels, cioè quadrocopter (droni con quattro eliche) con luci a LED, studiati e messi a punto dal 2012.

   Il termine Spaxel è un neologismo derivato dalla fusione dei termini  space+pixel, pixel 3d, infatti i droni, muovendosi possono "disegnare" in aria, forme tridimensionali. 

  Gli Spaxel si muovono nel cielo buio, coordinati da terra, con appositi software di computer grafica 3D. Sembrano luci magiche, o misteriosi UFO, che incantano coi loro movimenti sincronizzati al ritmo di musica: uno spettacolo tra arte e scienza.


  Attualmente il loro utilizzo è legato agli effetti artistici sorprendenti che possono produrre in moderni "spettacoli pirotecnici" o come effetto speciale in rappresentazioni teatrali.

 Ma dai laboratori di Ars Electronica assicurano che il viaggio è appena incominciato: sono ancora molti gli sviluppi e le messe a punto da studiare, nonché gli utilizzi di questi sciami di droni, per ora composti al massimo da 50 elementi, ma che si spera di riuscire ad ingrandire. 

  Possibili utilizzi si potrebbero sperimentare nel campo dell'architettura e dell'ambiente, per esempio riproducendo tridimensionalmente con Spaxels un volume architettonico in progetto per verificarne l'impatto ambientale.

Fonti:


lunedì 19 gennaio 2015

LUCE LIQUIDA

  Aziende e progettisti sono continuamente alla ricerca di soluzioni nuove e sostenibili. 
Con questo spirito nasce l'idea di sfruttare il flusso dell'acqua per accendere i led integrati nel soffione della doccia. Una turbina installata all'interno del soffione produce l'energia necessaria ad alimentare i led, che emettono una discreta illuminazione. L'effetto è senz'altro suggestivo: l'acqua sembra luminosa: la luce può essere bianca o colorata, per sfruttare i benefici della cromoterapia. Il colore può essere scelto con un telecomando waterproof. Il collegamento del soffione è analogo a quello di un qualsiasi altro soffione, non essendo necessario alcuna alimentazione elettrica dalla rete. Questi prodotti innovativi sono "Dynamo Shower", con luce bianca, e "Dynamo Rainbow", con luce colorata", di CRISTINA Rubinetterie.




  Esistono in commercio, a buon mercato, soffioni con dynamo che sfruttano lo stesso principio per emettere luce colorata. La differenza è nel design, nella qualità del prodotto, e nel fatto che il colore della luce non è regolabile a piacere, ma cambia o in modo ciclico o con il calore dell'acqua: in questo caso, per fare la luce azzurra dovete fare una doccia fredda! 


Immagini da http://www.cristinarubinetterie.it/

lunedì 5 gennaio 2015

INNOVAZIONE E LUCE NELL'ARTE DI DAAN ROOSEGAARDE

 
Rainbow Station (da www.studioroosegaarde.net)
 
  Un insolito arcobaleno notturno incanta i viaggiatori alla Centraal Station di Amsterdam, solo per pochi minuti, entro un'ora dopo il tramonto, ogni sera. L'installazione è “Rainbow Station” di Daan Roosegaarde, geniale designer olandese, che ha lavorato con gli astronomi dell'Università di Leiden per questo progetto, che celebra i 125 anni della stazione e l'inizio dell'Anno Internazionale della luce. Per creare l'arcobaleno si utilizza un obiettivo a cristalli liquidi che proietta i colori dello spettro luminoso e crea l'effetto colorato sulla vetrata della galleria della stazione.

  In tutti i suoi progetti Roosegaarde riesce a stupire per la sua capacità di coniugare scienza, arte, e natura, con un'accentuata sensibilità rispettosa dell'ambiente. Inoltre è sempre previsto il coinvolgimento dei fruitori dell'opera, che con le loro reazioni e i loro movimenti diventano parte integrante dell'opera stessa, completandola, dandole vita. 

Sustainable Dance Floor
  Nello studio Roosegaarde lavorano progettisti e ingegneri, sfornando opere che emozionano sempre. In alcune prevale l'attenzione ambientale, come in “Smog free park”, che depura l'aria inquinata e “Sustainable Dance Floor”, pavimento che genera elettricità con il movimento della danza.

Flow

Wind 3.0

Crystal
  Altre sono creazioni artistiche interattive, come “Flow”, parete formata da piccoli ventilatori, o “4D Pixel” e “Wind 3.0” o altre installazioni luminose e sonore: “Lotus”, una stupefacente sfera formata da fiori che sbocciano all'avvicinarsi di qualcuno, in “Sensor Valley”, “Lunar”, “Marble”, “Crystal”, opere d'arte da sperimentare, giochi dinamici luminosi e sonori, creazioni dalla tecnologia innovativa, che provocano, stupiscono, meravigliano, divertono, regalando esperienze sensoriali, animando e valorizzando un'area urbana.

Dune
  Molto interessanti sono i progetti che valorizzano dei percorsi con luci e suoni: in “Dune” migliaia di fibre con sensori, lungo un percorso pedonale, si illuminano e suonano con il movimento di chi passa.  

Glowing Lines

  Nei progetti per strade interattive e sostenibili Roosegaarde lavora con gli ingegneri della Heijmans Infrastructure, sperimentando sostanze che catturano la luce di giorno e restano lumiose tutta la notte: nel poetico “Van Gogh Path” ciottoli fosforescenti disegnano il cielo notturno di Van Gogh segnalano l'andamento di una pista ciclabile, in “Glowing Lines” e “Smart Highway” la segnaletica stradale diventa luminosa, con l'intento di innovare il paesaggio olandese.

  Anche qui design, interattività e innovazione si fondono. La luce viene utilizzata al massimo delle sue potenzialità: materia costruttiva, nelle sue forme sostenibili, stabilisce un legame sentimentale tra uomo e natura, caratterizza con un'arte intelligente una zona, un ambiente, un percorso, riqualificando, innovando rivoluzionando, al di là, al di sopra, di normative, obblighi e adeguamenti, che troppo spesso offuscano la mente.

Fonti e per approfondimenti e immagini:
http://www.dezeen.com/2014/03/24/movie-sxsw-daan-roosegarde-glow-in-dark-trees/